Lasciami divertire

Vi posso assicurare che il vicino di treno che alle 6 del pomeriggio, quando sono trascorse un pò di ore dal pranzo (e non hai fatto merenda) e ancora un paio d’ore ti separano dalla cena,insomma quando hai quella fame ‘cattiva’,che tira fuori dallo zaino un panino,non è per niente piacevole. Non sai bene come potrebbero reagire prima il tuo cervello e poi il tuo stomaco. Ben conservato nella carta stagnola,il primo morso: uno strato rosa chiaro e uno bianco. Suppongo sottiletta e prosciutto cotto.

Il prosciutto cotto-l’affettato dei bambini e degli anziani-lo penso sempre ma non so il perchè.

Sta già riavvolgendo la carta e tremo al pensiero che ne sfoderi un secondo,magari un prosciutto crudo e bufala…!

Me ne sto seduta senza fare una piega in compagnia della parola ‘Divertimento’.

Pensiamoci…’quanti secondi,minuti,ore dedichiamo al nostro divertimento nell’arco della giornata’?!

‘Molto,poco,non ci ho mai pensato,non lo so,tutta la giornata,non arrivo a un minuto…’

Personalmente sono cresciuta con il mito che ‘divertirsi è roba da giovani’…poi diventi grande e allora il lavoro,i figli,le responsabilità,le preoccupazioni,le paure…

Fisiologico direi,più di ogni altra cosa. Crescere,fisiologicamente,porta con sè impegni,pensieri,persone,preoccupazioni diverse…ma per fortuna,direi!

E il divertimento cosa c’entra con tutta questa storia?!

Mi sa nulla…

Crescere non è inversamente proporzionale alla quantità di divertimento.

Sarà solo,fisiologicamente,un divertimento diverso da quello di quando si aveva vent’anni…

‘Quanti secondi,minuti,ore dedichiamo al nostro divertimento nell’arco della giornata’?!

‘Comincio ora…saprò rispondere a fine giornata!’

 

BUON DIVERTIMENTO!

 

 

 

 

 

 

 

giulia